Crossroads of fate

VM 16, AU, multi-chapter

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  1. star11
     
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    wowwwwwwwwwwww anche qst capitolo è super.....mi ha lasciato tantissima curiosità, ed è bellissimo saperli 2 sconosciuti, ti prego nn farmi aspettare troppox il prox capitolo :lol:

    & bravissimaaaaaaa qst storia mi piace moltissimo, mi hai stuzzzicata e nn vedo l' ora di sapere dove l' ha portata...

    KISSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS :ok:
     
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  2. francy_77
     
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    Si è capito che mi piace? Brava Vale!
    Sarà perchè mi ricorda una ff che io ADORO...
     
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  3. daffydebby
     
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    Bè decisamente Vale, questo è un AU che mi piace davvero.
    Erano troppo carini nella caffetteria e Chloe? Davvero adorabile quando non sa scegliere tra i suoi caffè, unica direi? Come si può non amarla?
    Sono contenta che tu sia tornata a scrivere! image
     
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  4. stefychlollie
     
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    Vale sei tornata a scrivere in modo eccellente!!!i dialoghi sono perfetti e molto Chlollie :ok: la scena in cui sono alla caffetteria è stupenda!!! mi manca troppo il loro rapporto pre-relazione.. e tu lo stai rendendo benissimo...
    ora sono curiosissima di leggere il pross cap. e vedere cosa ha per la testa Oliver :)
     
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    Ancora garzie a tutte per i vostri commenti ^_^
    Non sapete quanto piacere mi facciano :wub:
    Spero di aver soddisfatto la vostra curosità..o almeno ci ho provato!
    Ho cambiato posto non so quante volte e alla fine ho optato per quello che leggerete..spero di aver fatto la scelta giusta!


    Capitolo 3

    If we're meant to meet again, we'll meet again~



    Chloe si ritrovò a guardare una stradina buia, delimitata da una catena che ne limitava l’accesso solo a chi possedesse il permesso. Si accigliò, incerta su quello che avrebbe dovuto pensare o dire, ma non ebbe nemmeno il tempo di provare a formulare una qualsiasi parola, Oliver l’aveva praticamente già trascinata dall’atra parte della strada e continuava a camminare deciso.
    Si fermò per sollevare la catena che li separava dalla loro destinazione, e fece passare Chloe, sempre tenendola saldamente per mano.
    Dopo poco si ritrovarono su una passerella di legno, con delle piccole lampadine sparse lungo i due corrimano e Chloe si rese finalmente conto di dove si trovassero.
    Davanti a sé si apriva il mare. Nero e calmo, illuminato solo dalla luce lunare, in un’atmosfera incantata nonostante le numerose barche attraccate.
    “Allora che te ne pare del porto di Gotham al chiaro di luna?”

    “Wow” la voce di Chloe era quasi un sussurro.
    Oliver sorrise e le fece strada verso le imbarcazioni fermandosi davanti ad una barca a vela.

    “Bene, siamo arrivati!”

    Chloe non era sicura di aver capito bene “Cosa vuoi fare?”

    “Non è ovvio? Ti porto a fare un giro in barca”

    Lo guardò sbigottita “Cosa?”

    “Hai capito benissimo”disse facendole un sorrisetto.

    “Ma..”

    “Niente ma..e adesso se vuoi salire..”

    “Aspetta, possiedi una barca?”

    Dannazione! “No” mentì “questa barca è del mio…socio…praticamente ci vive e mi ospita per il periodo in cui resto in città”

    “Oh, ok..ma hai intenzione di prendere semplicemente la sua barca così?”

    “Mi ha affidato le chiavi” disse frugando nelle tasche e mostrandogliele “doveva aspettarselo, e non gli dispiacerà..non è la prima volta, basta che gliela riporti sana e salva!”

    Chloe sembrava convinta. Grazie al cielo!

    “Chissà quante ragazze ci avrai portato”

    “Solo quelle con cui fuggo dai ricevimenti nella notte..”

    “Oh e sono tante?”

    “No, non molte..devono essere incantevoli e avere dei bellissimi occhi verdi”

    “Tutto questo tuo adulare funziona con le altre?” cercò di rispondere con ironia ma lui notò il suo arrossire.

    “Non lo so, con te funziona?”

    “Uhm..non credo” gli rispose ridacchiando

    “Vedrai che entro la fine della serata non saprai resistermi”

    “Oh siamo molto modesti vedo”

    “Si la modestia è una delle mie tante doti” le fece l’occhiolino ed entrambi si misero a ridere.

    “E adesso che ne dici di salire?”

    “D’accordo”

    La aiutò a salire sulla barca e dopo averla raggiunta, tolse gli ormeggi e si allontanarono dal porto.
    Una volta arrivati in mare aperto decise di fermarsi.
    Oliver iniziò a descriverle le costellazioni e Chloe rimase colpita in particolare da una stella a forma di A che Oliver le spiegò essere la costellazione di Andromeda.
    Chloe ascoltò affascinata la storia della principessa Andromeda, di come aveva dovuto espiare le colpe della madre e di come l’eroe Perseo, rapito dalla sua fragilità e dalla sua bellezza, l’avesse salvata e ne avesse fatto la sua sposa.
    Chloe si trovò a ripensare a sé stessa, alla sua vita e si aprì con Oliver parlandogli della sua infanzia, dell’abbandono della madre, della sua adolescenza movimentata a Smallville e del suo sogno di diventare giornalista.
    Oliver la ascoltò con attenzione e realmente interessato in quello che lei aveva da dire e a sua volta gli raccontò della sua vita. Della sua infanzia difficile dovuta alla morte dei genitori, del suo periodo nero da ragazzo e di quanto non si sentiva all’altezza di soddisfare le aspettative che tutti avevano su di lui.
    Rimasero per un po’ in silenzio intenti ad osservare il cielo finché non fu Chloe a parlare “Non mi hai ancora fatto la terza domanda che ti spetta”disse pensierosa.

    “Giusto…posso fartela adesso?”

    “Certo, ma ricorda che è l’ultima che hai a disposizione”

    “Sai volevo chiedertelo non appena ti ho vista”

    “Oh sono curiosa adesso”

    “Ti va di ballare?”

    Chloe sollevò le sopracciglia “Ma non c’è musica”

    “E chi lo dice che ci debba per forza essere la musica?” lei inclinò la testa mordicchiandosi il labbro inferiore e infine prese la mano che lui le aveva offerto.
    La tirò verso di lui stringendola dai fianchi mentre lei le avvolse le braccia intorno al collo.
    Lentamente iniziarono a muoversi, entrambi con gli occhi chiusi.
    Oliver si chinò lievemente e poggiò la fronte contro quella di lei.
    Ballarono per un po’nella quiete più totale, così assorti che non si erano resi conto di essersi avvicinati troppo al bordo della barca.
    Una potente ed improvvisa folata di vento fece piegare leggermente la barca sul suo stesso fianco e, in un movimento brusco, entrambi caddero in acqua strillando.
    Oliver riemerse immediatamente preoccupato per Chloe. Ma quando la vide notò che stava ridendo di gusto. Nuotò verso di lei “Stai bene?”

    “Si sto benissimo” rispose tra le risate e Oliver si rilassò immediatamente.

    “Beh tutto questo non era in programma”

    “Oh lo voglio ben sperare” gli ripose sempre ridendo. Oliver non poté fare a meno di sorriderle, un’altra donna al suo posto avrebbe fatto mille drammi.

    “Non vorrei rovinarti il divertimento ma credo che sia meglio risalire”

    “Oh che guastafeste! Proprio adesso che avevo trovato un modo per divertirmi”

    “Cioè? Nuotare in piena notte con questo freddo?”

    “No..facendo..questo”e così dicendo iniziò a schizzarlo e poi nuotò più veloce che poteva lontano da lui.
    Oliver inizialmente rimase scioccato ma non gli ci volle molto ad inseguirla. Una volta raggiunta la fermò e la spinse sott’acqua. Riemersa, Chloe riprese a schizzarlo ma lui la bloccò nuovamente e la spinse ancora una volta in acqua.

    “Non è giusto! Tu sei più forte di me!”

    “Sei tu che hai voluto iniziare”le disse con un sorriso arrogante.

    “Non sei per niente un gentleman”

    “Come si dice..in guerra ogni mezzo è lecito”

    Chloe si voltò e inizio a nuotare nella direzione opposta e poco dopo Oliver si sentì chiamare “OLIVER! Oddio..ho un crampo fortissimo”
    Si precipitò immediatamente verso di lei e la fece poggiare a lui. Un attimo dopo si ritrovò spinto sott’acqua.
    “Hai fatto finta?”

    “Come si dice..in guerra ogni mezzo è lecito” disse imitandolo

    “Touchè”
    Entrambi si misero a ridere e infine si decisero a risalire, con non poche difficoltà, in barca.
    Una volta a bordo Oliver si cambiò in jeans e una semplice maglietta nera e portò a Chloe un accappatoio e una sua t-shirt da indossare mentre aspettavano che il suo vestito si asciugasse.
    Un paio d’ore dopo rientrarono sulla costa e uscirono dal porto.

    “Bene, direi che dopo questa rocambolesca avventura in mare sia ora di rientrare”disse Chloe

    “Oh sono d’accordo..ti accompagno in albergo?”

    “Dato il fatto che stavi quasi per farmi affogare no, direi di no grazie..prenderò un taxi”

    Si avvicinò alla strada “Chloe sul serio, non è un problema per me”

    “Oliver va bene così, davvero” avvistò un taxi e gli fece cenno di fermarsi poi si voltò verso Oliver “Immagino che dobbiamo salutarci qui”

    “Credo di si”

    “Allora buona notte Oliver e grazie della bella serata”

    “Non c’è qualcosa che stai dimenticando?”

    “Cioè?”

    “Uhm non lo so..darmi il tuo numero di telefono per esempio?”

    “Mi stai domandando il mio numero?”

    “Uhm si?”

    “Avevi a disposizione tre domande, e l’ultima l’hai usata per chiedermi di ballare..avresti dovuto pensarci meglio”

    Oliver rimase a bocca aperta “Sei seria vero?” lei annuì

    “Credi nel destino?”

    Oliver la guardò confuso “Non lo so.. credo di si”

    “Allora se è scritto che dobbiamo incontrarci di nuovo, ci rincontreremo”

    “Andiamo non puoi passare una serata così e lasciare tutto nelle mani nel destino”

    “Oliver realisticamente quante possibilità ci sono di rivederci ancora?Viviamo in stati diversi e non avremmo mai dovuto incontrarci”

    “Ma ci siamo incontrati! E questo come lo chiami? Non è destino?”

    “Se è destino ci rivedremo” e si diresse verso il taxi.

    “Aspetta” lei si voltò “Non mi merito nemmeno il bacio della buona notte?” Chloe scosse la testa sorridendo e si avvicinò a lui. Salì sulle punte dei piedi e gli diede un bacio sulla guancia “Buonanotte Oliver..è stato bello conoscerti” e salì sul taxi che partì immediatamente.
    Oliver rimase immobile, guardando l’auto allontanarsi “Buonanotte Chloe” quella ragazza era decisamente unica nel suo genere.

    ***



    Rientrata nella sua stanza d’albergo, Chloe fu grata di non trovare Lois. Non aveva proprio voglia di uno dei suoi soliti interrogatori.
    Era molto stanca e l’indomani sarebbero ripartite, quindi si mise immediatamente a letto e si addormentò quasi subito.
    La mattina seguente si svegliò molto presto e dopo essersi fatta una doccia e aver fatto velocemente colazione uscì, cercando di fare il meno rumore possibile per non svegliare Lois che russava nel suo letto.
    Lasciò l’albergo e si diresse verso il porto. Era stata una stupida ad andarsene in quel modo la sera prima e sperava di essere ancora in tempo per rimediare.
    Attraversò la passerella ma il posto barca in cui era ormeggiata la barca del socio di Oliver era vuoto. Aspettò di vederla rientrare ma non accadde, così si rivolse al guardiano che la informò che il signor Queen era ripartito al’alba.
    “Il signor Queen?”
    “Si, Oliver Queen”
    “Oh grazie” e si allontanò velocemente da quel posto.
    Che stupida! Oliver era Oliver Queen! Come aveva fatto a non capirlo! Si erano incontrati nella villa di Bruce Wayne ad un galà industriale per miliardari, chi altri poteva essere?
    Forse non era più così pentita di essere scappata da lui la notte precedente..anche se non le era sembrato affatto uguale a come veniva dipinto dalla stampa. Comunque non contava, ormai se ne era andato.

    ***


    Oliver aveva passato il resto della nottata a cercare di rintracciarla in tutti gli alberghi della città ma senza risultati. Il fatto che non sapesse nemmeno il suo cognome non era stato certo d’aiuto.
    Alla fine era dovuto ripartire e adesso si trovava nel suo attico a Starcity.
    Forse Chloe aveva ragione, se era destino si sarebbero incontrati di nuovo.

     
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  6. anyluc
     
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    wow !!!!!!! questo capitolo è strepitoso !!!!! oddio il giro in barca ,loro che ballano senza musica , e poi che giocano in acqua :wub: :wub: mi piace un sacco .......
    Era ovvio che Chloe cominciasse con le sue paranoie appena scoperto che si trattava di Oliver Queen , ma che ha sta benedetta ragazza ? sempre a farsi fisse mentali ..quanta pazienza che ci vuole
    ora però vediamo di non far comportare troppo male sto cavolo di destino e farli stare troppo separati <_<
     
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  7. Lunafans
     
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    Vale ma mi lasci così?????? Dopo un capitlo sensazionale mi lasci così O.O ??????
    è romantico dolce divertente fresco...bello bello direi...ti prego aggiorna prestissimissimo :inlove:
     
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  8. francy_77
     
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    Che bello!!! :rolleyes: :rolleyes:
    Perchè a me non capitano mai cose così???? :lol:
    Se l'inizio di questa storia parte così bene, immagino già il seguito....
    Mi raccomando non farci aspettare troppo!!!
     
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  9. star11
     
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    Stiupendoooooooooooo qst capitolo, xò nn puoi lasciarci così....
    Non vedo l'ora di sapere cosa ha in serbo il destino x loro :wub: :wub:

    Il ballo è romanticissimo, e lasciare tt al destino, lo trovo veramente stuzzicante.....

    Continua prestooooooooooooooo KISSSSSSSSSSSSSSSS
     
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  10. gamila
     
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    valeeeeeeeeeeeeee come ho fatto a perdermi questa ff...mamma mia sono tutta un cuoricinoooo....amo come la stai scrivendo, il loro incontro, la serata, il ballo, il tuffo in acqua....e come chloe lo abbia lasciato senza neanche bacio...ihihihi io non sarei mai riuscita gli sarei saltata addosso :D :wub:
    altro che arrugginita....e' strepitosaaaaaaaaaaaaaaa :cloud:

    che bel modo di finire la giornata....grazie cara :inlove:
     
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  11. marjana
     
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    Ecchime..ho recuperato i due capitoli! senza parole...bellissimo il loro primo incontro...la notte in barca, il bagno...il discorso del destino è stato stupendo!!! curiosissima per il seguito!!
     
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  12. ezia91
     
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    Vale bellissimo....questa cosa del destino mi piace un sacco...ora ha scoperto la sua vera identità e ciò non fa altro che incuriosirmi di più sul seguito.... ^_^ continua presto tesoro
     
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    Ancora grazie a tutte :wub:
    Sto diventando ripetitiva lo so..
    Ma eccovi il nuovo capitolo...spero vi piaccia!


    bannfanfic


    Capitolo 4

    ..qualche mese dopo..

    And then, even if they didn't knew, they meet again~



    L’aereo atterrò a Washington DC in perfetto orario. Ritirò il suo bagaglio e, uscendo dall’aeroporto, chiamò un taxi che l’avrebbe portata in albergo.
    In meno di 15 minuti arrivò in hotel. Dopo essersi registrata, salì in camera e accese immediatamente il portatile per controllare la sua mail.
    Come si aspettava, c’era un nuovo messaggio di posta da parte di Martha Kent.
    Negli ultimi 3 mesi era diventata praticamente la sua assistente. Non avendo più un vero e proprio lavoro oltre alla Fondazione, si era proposta di aiutare Martha con la sua candidatura al Senato.
    La signora Kent ne era stata ovviamente subito entusiasta e da allora Chloe aveva lavorato con lei alla sua campagna elettorale.
    Aprì l’e-mail trovando l’invito ad un ballo che si sarebbe tenuto la sera dopo nella sala del Congresso, in vista delle imminenti elezioni. Sarebbe stata un’ulteriore possibilità per garantirsi il sostegno di nuovi elettori e magari per trovare ulteriori finanziamenti.
    Naturalmente avrebbe dovuto accompagnare Martha come era solita fare durante certi eventi.
    Chiuse il computer e dopo aver disfatto la valigia decise di fare una doccia per lavarsi di dosso la stanchezza del viaggio. Si stava recando nel bagno quando il suo cellulare squillò. Chloe sbuffò e tornò indietro.
    Visto il numero chiamante rispose all'istante.

    “Signora Kent salve!”

    “Chloe cara sei già in albergo?”

    “Si, sono arrivata da circa mezz’ora”

    “Sarai stanca”

    “Un po’, avevo intenzione di fare una doccia e andare subito a letto”

    “Non ti ruberò molto tempo, volevo solo assicurarmi che fossi arrivata sana e salva e che avessi ricevuto la mia mail”

    “Si, l’ho letta proprio qualche minuto fa”

    “Bene ti lascio riposare”

    “A domani allora”

    “A domani..ah Chloe quasi dimenticavo, si tratta di un ballo in maschera”

    “Oh”

    “E’ un problema?”

    “Oh no nessun problema..ci vediamo domani allora..buonanotte”

    “Buona notte Chloe”

    Si poggiò al muro chiudendo gli occhi, un ballo in maschera, perché non possono semplicemente organizzare una normale festa? pensò gemendo. L’indomani avrebbe dovuto fare shopping d’urgenza.

    ***

    Il giorno dopo Chloe uscì dalla sua stanza ripromettendosi di non farvi ritorno fino a quando non avesse trovato quello di cui aveva bisogno per la festa.
    Lois e la stessa signora Kent le avevano consigliato dei negozi in città da visitare ma erano tutte boutique di alta moda e i vestiti erano troppo lussuosi per i suoi gusti. La mattinata trascorse a vuoto. Non era riuscita a trovare niente che la soddisfacesse o che fosse accessibile alle sue finanze.
    All’ora di pranzo mangiò qualcosa in un ristorante all’aperto, situato proprio nel mezzo del parco cittadino e, dopo essersi ricaricata con una doppia dose di caffè, riprese la sua ricerca.
    Dopo un paio di ore notò un negozietto all’angolo di una delle strade principali. Sembrava molto modesto ma decise di entrare a dare un’occhiata ugualmente.
    Non era molto grande ma era decisamente ben rifornito. Si guardò un po’ in giro, esaminando qualche vestito finché non fu colpita da un abito appeso in un cantuccio, quasi abbandonato.
    Lo prese tra le mani guardandolo meglio. Era viola scuro, senza bratelline, stretto in vita ma che scendeva largo dai fianchi in giù, il tessuto era molto morbido, doveva essere raso, e sul corpetto si incrociavano due fasce.
    Le piaceva molto e non era nemmeno troppo caro così si decise a provarlo. Le stava a pennello e senza pensarci troppo su, lo acquistò.
    Mancava solo la maschera.
    Esausta tornò in albergo, aveva bisogno di fare una pausa prima di lanciarsi nuovamente nello shopping. Alla reception, con sua sorpresa, la fermarono consegnandole un pacchetto. Una volta in camera lo aprì. Conteneva una maschera argentata con delle specie di piume attaccate sulla parte superiore. C’era anche un biglietto che diceva “In caso ne avessi bisogno M.K.” sorridendo lo mise da parte e si provò la maschera. Le copriva buona parte del viso e dei capelli e si intonava perfettamente al vestito. Si sarebbe dovuta ricordare di ringraziare Martha più tardi.
    Trascorse il resto della giornata tra lavorare al computer e rilassarsi nella spa dell’albergo.
    Verso sera, dopo una cenetta leggera, fece una doccia veloce, si acconciò i capelli e si preparò per la serata.
    Una macchina passò a prenderla e la portò al salone dove si sarebbe tenuta la festa.
    Appena entrata si mise subito alla ricerca della signora Kent che riuscì a trovare quasi subito nonostante le maschere.
    Parlarono per un po’, venendo raggiunte di tanto in tanto da qualche uomo politico, finché Martha non fu chiamata a tenere un breve discorso.
    Subito dopo, visto che si trattava pure sempre di un ballo, diedero il via alle danze, iniziando per l’occasione con un ballo d’epoca.
    Vi erano due file parallele, da una parte gli uomini, dall’altra le donne.
    Chloe senza nemmeno accorgersene, vi si ritrovò in mezzo. Stava per lasciare la pista da ballo quando partì la musica e non si poté più tirare indietro. Fortuna che Martha ha insistito perché prendessi lezioni, pensò grata tra sé e sé.
    Fece un inchino, così come l’uomo davanti a sé.
    Il suo compagno di danze era abbastanza alto, in giacca e cravatta, con una maschera color bronzo.
    Riusciva a intravedere a mala pena i suoi occhi. Non ne era del tutto certa ma le sembravano marroni, quasi color…cioccolata. Ebbe un inspiegabile tuffo al cuore. Si scrollò immediatamente di dosso quell’emozione concentrandosi nel ballo.
    Entrambi fecero un passo avanti, incrociandosi e con un passo indietro l’uno prese il posto dell’altra.
    Un altro passo avanti, congiunsero le loro mani iniziando a volteggiare.
    A quel contatto Chloe sentì un formicolio partire dalle punte delle dita espandersi in tutto il corpo, mentre lui rimase interdetto per un istante alla sensazione che aveva provato. Gli era capitato solo un’altra volta. Osservò meglio la donna di fronte a sé. Il vestito era mozzafiato, però non c’era modo di vederne il volto. Riuscì però a scorgere delle ciocche bionde. Non poteva essere. Si stava suggestionando, come al solito. Negli ultimi tre mesi la vedeva praticamente ovunque. Doveva smetterla.
    Dopo qualche giro si separarono, riprendendo i posti che avevano occupato inizialmente.
    Di nuovo un passo avanti. Spalla contro spalla, si girarono intorno, senza mai interrompere il contatto visivo tra loro. Si presero nuovamente per mano, facendo due passi avanti e altrettanti indietro, per poi dividersi di nuovo.
    Tornarono a incrociarsi nuovamente, ritrovandosi a pochissimi centimetri uno di fronte all’altra, occhi negli occhi. C’era qualcosa di così tremendamente familiare per entrambi.
    Si scambiarono di nuovo posto.
    Un ultimo passo avanti. Stavolta alzarono entrambi il braccio destro, facendo combaciare i palmi delle loro mani, e iniziarono a girarsi intorno. Non si staccarono gli occhi di dosso nemmeno per un istante.
    Un passo indietro, un inchino e la musica finì. Le persone si sparsero per la sala e dopo un breve momento in cui erano rimasti a guardarsi, anche loro due si allontanarono mescolandosi tra gli invitati.
    Chloe fu fermata dalla stagista di un famoso uomo d’affari che aveva conosciuto durante la campagna, mentre lui si diresse dall’altra parte della sala dove aveva scorto il solo motivo per cui si trovava lì. Si tolse la maschera e picchiettò sulla spalla della donna che si voltò e lo osservò con aria incerta “Si?”

    “Signora Kent?”

    “Si e lei è..”

    “Oliver Queen..molto piacere” si strinsero la mano e chiacchierarono per qualche minuto. Oliver era interessato a finanziarla e Martha non poteva esserne più felice. Si scambiarono i biglietti da visita e si accordarono per sentirsi nei giorni seguenti. Dopodiché Oliver lasciò il ballo.
    Non molto tempo dopo, Chloe e Martha finalmente si ritrovarono. Martha la presentò ad alcune persone che per lei era fondamentale che conoscesse e dopo aver scambiato con tutti i convenevoli del caso, Chloe decise che era troppo stanca per dare retta a chiunque altro. La serata inoltre stava quasi per giungere alla fine, il che non la fece sentire affatto in colpa della sua decisione di andarsene.
    Martha le fece un sorriso comprensivo bisbigliandole che se avesse potuto anche lei se la sarebbe svignata e le disse di tornare tranquillamente in albergo. Si sarebbero viste il giorno dopo.
    Così si salutarono.
    Chloe prese il cappotto dal guardaroba, infilò la maschera nella borsetta e uscì dalla sala del Congresso. Scese la scalinata e si fermò sul marciapiede ad aspettare che l’auto che la signora Kent le aveva messo a disposizione, passasse a prenderla.
    All’improvviso però qualcuno la afferrò da dietro,e puntandole una pistola dietro la schiena e coprendole la bocca con la mano, la trascinò nel vicolo lì vicino.
    “Non fiatare bellezza e potrai tornare a casa tutta intera”

     
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  14. Lunafans
     
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    *____* e tu mi lascia così???? O.o è spettacolare la descrizione del ballo è stupenda e ho potuto immaginarmi tutti i movimenti con facilità...Aggiorna presto Vale... please :cry: bella bella bella :inlove:
     
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  15. francy_77
     
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    yoyo_kawaii yoyo_kawaii yoyo_kawaii
    non puoi lasciarci così!!!!!!!!!!!!!
    Che bellissimo capitolo..........
     
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154 replies since 6/6/2011, 16:26   2493 views
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