The new generation: heroes

VM 17 AU Chlollie e...

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  1. Lunafans
     
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    Grazie ragazze per tutti i commenti...nel prossimo capitolo si capirà un pò di più e poi mi conoscete non sono contenta senza un pò di sofferenza ma sono sicurissima che alla fine sarete super contente...

    Intanto vi lascio il primo promo ufficiale della mia ff ;)
    www.youtube.com/watch?v=f7KUu7-mnjs
     
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  2. francy_77
     
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    :ok: Luna, io sono pronta!!!!
     
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  3. gamila
     
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    wow che bello il promo....lunaaaa mi hai fatto emozionare rivedendoli..sig sig!!! grazieee
     
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  4. anyluc
     
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    bellissimo brava tesoro :inlove: :inlove:
     
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  5. star11
     
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    OMG I' M READY YESSSSSSSSSSSSSSSSSS

    Bellissimoooooooooooo ti prego postaaaaaaaa :D sto morendo dalla curiositàààààààà :xd: :xd:
     
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  6. gamila
     
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    oddio mi sono resa conto che nn ti ho lasciato i miei commenti....questa ff mi piace un sacchissimo...tanti personaggi, tutti i loro figli...hai avuto una bellissima idea...tranne che per sto' scott...ma chi e???????? perche' non stanno piu' insieme?sig sig.

    attendo con ansia il prossimo capitolo...grazieeeeeeeee
     
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  7. stefychlollie
     
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    e bravissima Luna... :ok: bellissimo questo promo!! awww la scena del piccolo che guarda le frecce :wub: attendo anche io con ansia il seguito :inlove: baci
     
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  8. Lunafans
     
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    Nuova puntata ragazze ^_^
    Più lunga delle altre spero di confermare questa lunghezza anche in futuro (vorrei anche provare a scrivere di più di questo)...diverse discussioni diverse vicende...inizia a delinearsi la storia... :rolleyes:
    Ci vediamo a fine puntata ;)

    P.S. scusate per eventuali errori

    The new generation: Heroes

    (3) It's not easy to be Queen


    Entrò e accese la luce per illuminare il suo appartamento, lasciò la valigetta sul tavolo vicino alla porta e si diresse al suo minibar per versarsi qualcosa da bere, due cubetti di ghiaccio, un pò di alcol e una fettina di limone, si allentò il nodo della cravatta e sedutosi sul divano accavallò le gambe iniziando a sorseggiare il suo drink, si leccò le labbra e si guardò intorno notando le numerose fotografie che costellavano il suo soggiorno, molte ritraevano i suoi due figli, e molte altre lui e Chloe, sorrise e strinse le labbra, ormai non stavano insieme da otto anni, ricordare i loro momenti insieme era fastidioso e ricordare la loro rottura era insopportabile, sospirò pesantemente e ingoiò un altro lungo sorso dal suo bicchiere...il giorno in cui si erano lasciati era un martedì, era inverno e fuori nevicava, non andavano d'accordo ormai da un anno e avevano provato in tutti i modi a riaggiustare ciò che ormai era evidentemente rotto, lei aveva dato tutta se stessa per salvare quel matrimonio...e lui? Lui si era ubriacato, le aveva urlato contro e se ne era andato, certamente non pensando che sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe chiuso quella quella come il padrone di quella casa, o per lo meno che lo avrebbe fatto di sua volontà, il giorno dopo quando Chloe era venuta a svegliarlo sul divano gli aveva detto che i bambini erano a giocare da Lois e Clark e che dovevano parlare, aveva gli occhi lucidi e gonfi, aveva pianto molto...ricordandosi quella mattina sentì gli occhi riempirsi di lacrime...
    lo aveva guardato per poi abbassare lo sguardo e far ricadere i suoi capelli biondi intorno al suo viso, gli aveva parlato con la voce rotta dalle lacrime e mordendosi le labbra come faceva sempre quando era nervosa

    <<ollie...io non ce la faccio più...>> lui non aveva parlato, aveva sentito solo un grande peso sullo stomaco e il cuore mancare un battito, aveva visto tutto offuscato e i rumori esterni apparivano come lontani e ovattati, aveva sbattuto gli occhi più volte e aveva sorriso credendolo uno scherzo <<chloe ma noi...>> l'aveva vista scuotere la testa e trattenere altre lacrime
    <<ollie non esiste più un noi>> Oliver aveva serrato la mascella e aveva ingoiato a fatica, improvvisamente aveva dimenticato come respirare e la gambe gli tremavano anche se si trovava seduto
    <<chloe so che abbiamo molti problemi, e so che non è facile starmi vicino, però noi possiamo farcela...>> le aveva preso le mani e l'aveva guardata negli occhi ma aveva letto tutto quello che non avrebbe mai voluto sapere
    <<ollie se queste parole fossero uscite dalla tua bocca qualche mese fa probabilmente ora saremmo felici o avrei ancora la forza per provarci...ma è tardi e io sono stanca...i bambini non meritano tutto questo...>> aveva tentato nuovamente di ingoiare ma il groppo di lacrime gli ustruiva la gola
    <<i bambini non meritano due genitori separati>> Chloe aveva rivolto lo sguardo al soffitto e si era morsa il labbro inferiore
    <<i bambini non meritano un padre che non c'è mai e che se c'è è ubriaco...questo non meritano...ce la faranno a superare la tua assenza...>> aveva annuito e aveva increspato le labbra in una specie di sorriso che l'aveva ferito solo di più, poi gli si era avvicinata e gli aveva dato un bacio sulla guancia
    <<prepara la tua roba...questa sera parleremo ai bambini>>


    ...Si ritrovò nel suo appartamento a piangere, scagliò il bicchiere lontano...domani sarebbero stati otto anni esatti...domani era il compleanno di Chloe.

    <<lora ricordati di prendere il pranzo prima di andartene>> la ragazza scese le scale velocemente e diede un bacio alla madre afferrando la busta che si trovava sull'isola della cucina <<vi porta Scott a scuola>> Lora aveva annuito ed era corsa dal patrigno che già l'aspettava in macchina davanti casa
    <<connor! Farai tardi a scuola>> il ragazzo si precipitò giù dalle scale con un salto mortale che per un attimo fece rabbrividire la madre
    <<connor! Scott potrebbe vederti>> il ragazzo alzò le spalle e afferrò il suo pranzo
    <<gli direi che sono stato preso in un circo>> Chloe scosse la testa sorridendo mentre il figlio le faceva l'occhiolino e raggiungeva gli altri due fuori.
    Chloe sospirò e si pensò sola a casa, afferrò la sua tazza di tè e si diresse nel suo studio, digitò il codice che le permetteva l'accesso al vero studio, quello della WatchTower, salutò il computer e si sedette alla sua postazione accavallando le gambe e iniziando a bere dalla sua tazza, entrò velocemente all'interno del sistema e inziò ad ispezionare le strade di StarCity e Metropolis cercando possibili fuorilegge a piede libero, sospirò sollevata non trovando problemi e si collegò con le principali borse mondiali scrutando se ci fossero scambi sospetti, sorrise e pensò che il mondo forse aveva deciso di farle un regalo, era il suo compleanno e sembrava che tutto per una volta fosse in pace.
    Strinse le labbra e tornò in cucina per prendere qualche biscotto da mangiare mentre terminava di ricontrollare il database, i ragazzi non le avevano fatto gli auguri appositamente...probabilmente la sera le avrebbero fatto una sorpresa e lei era molto contenta di fingersi all'oscuro di tutto, i suoi figli ancora non avevano imparato che zia Lois per quanto ci si impegnasse avrebbe dimenticato sempre qualcosa, scosse la testa e addentò un biscotto con gocce di cioccolato, stava facendo scorrere milioni di dati davanti ai suoi occhi e si fermò ad uno sentendo per un attimo qualcosa che le impediva di andare avanti, lo aprì...era un documento vecchissimo...amici ubriachi che ne combinavano di tutti i colori durante un addio al celibato...quella sera ci sarebbe stato un matrimonio imprevvisto...si schiarì la gola e sentì gli occhi farsi lucidi mentre vedeva una rossa sorridente che si gettava su una scrivania seminuda con un dottore speciale, si asciugò gli occhi e chiuse tutto sentendo il dolore riaffiorare...si vestì e si precipitò in macchina...doveva andare a trovare qualcuno.

    <<ehi Lindsay! Come è andato il test di francesce?>> la ragazza interpellata si dirigeva verso la fonte della domanda studiando un foglio pieno di segni rossi e mostrandolo poi a Lora che la guardava stringendo i suoi libri al petto
    <<bè dai una C! Poteva andare peggio>> Lindsay iniziò a mettere i suoi libri nell'armadietto
    <<giusto avrei potuto prendere direttamente una D! Tanto non riusciò a migliorare i miei voti per portarmi ad una sufficienza piena>> Lora la guardò sporgendosi dal suo armadietto
    <<ma dai! Vedrai che con l'ultimo trimestre porterai tutto a paro>> la sorrise dolcemente e chiuse il suo armadietto
    <<se fosse stato un corso di spagnolo avrei preso la lode...ma perchè proprio francese?>> Lora alzò le spalle
    <<eh...io mi domando cosa studio a fare chimica? D'altronde non diventerò mai un chimico o cose del genere...eppure è tra i corsi obbligatori>>Lindsay sbattè il suo armadietto
    <<misteri della vita Queen!>> Lora annuì e tentò di non soffermarsi troppo sul suo cognome
    <<scusa non volevo chiamarti così...>> Lora scosse la testa
    <<non fa niente...dopotutto rispondo sempre all'anagrafe con quel cognome>> Lindsay annuì cercando un altro argomento quando le venne in mente improvvisamente
    <<bè non pensarci e inizia a concentrarti invece su cosa metterti per andare al concerto della band di Cristian Cart, l'unica nota positiva del mio corso di spagnolo!>> Lora sorrise all'affermazione dell'amica, era una delle poche volte che la sentiva esprimere quel tipo di commenti
    <<quando?>> Lindsay guardò il pavimento e strinse le labbra
    <<sabato prossimo, al caffè sulla piazza principale, verrai vero?>> Lora sorrise decidendo di assecondare l'amica
    <<bè perchè no!>> le fece l'occhiolino e si diresse verso la sua lezione di letteratura moderna.

    <<denny!>> Connor lo chiamò avvicinandosi al tavolo dove il moro stava pranzando
    <<ehi Con! Pensavo non ci fossi a scuola, non ti avevo visto sull'auto>> Connor annuì addentando il suo panino
    <<sono arrivato con Scot!>> Denny annuì prendendo una cucchiaiata del suo budino al cioccolato
    <<ehi hai sentito del concerto di Cart?! Sarebe vello andarci ma quella sera c'è la pattuglia con i big>> Denny annuì giocando con il rimasuglio del suo dessert
    <<avevo sentito qualcosa, siamo tutti coinvolti nel pattugliamento?>> Connor annuì continuando a mangiare il suo panino
    <<si! Lora dovrebbe seguire il tutto dalla postazione di mia madre, noi insieme a Lindsay ci dovremmo trovare sul campo alle dieci di sera dove poi ci raggiungeranno i senior>> Denny sorrise e finì il suo budino
    <<bè, spero che accada qualcosa, ho bisogno di mettermi un pò alla prova, sono un pò arrugginito riesco a malapena ad utilizzare il super-udito>> Connor annuì
    <<bè io per non perdere l'allenamento con le mie armi passo ogni giorno almeno una mezz'oretta in palestra, al quartier generale>> Denny storse la bocca
    <<ci andrei anche io più spesso se Lora non fosse così allergica a quel posto>> Connor scosse la testa
    <<lora ancora non ha compreso il suo destino>> Denny sorrise sarcastico
    <<bè prima o poi lo dovrà comprendere e accettare...non ha scelta>> Connor alzò un sopracciglio guardando l'amico
    <<io credo che dovrebbe essere orgogliosa del suo compito, sembra che faccia di tutto per non partecipare alle attività della squadra, quando invece potrebbe sviluppare grandissime capacità>>
    <<forse non è ciò che vuole>> Connor lo guardò incredulo
    <<non riesco a capire perchè...>> Denny alzò le spalle
    <<amico mio ti sembrerà assurdo crederlo ma molti di noi preferirrebbero una vita normale piuttosto che un'avventura continua che si svolge su un filo sottile che chiunque potrebbe recidere...non è una bella sensazione rischiare la vita per la maggior parte del tempo>> Connor lo guardò negli occhi
    <<denny, io credo che difendere persone indefese sia un gran regalo, non butterò all'aria le mie capacità per seguire dei concerti o per andare a balli di fine anno, ho accettato il mio ruolo nel mondo e francamente ne sono orgoglioso, voglio continuare il lavoro dei nostri genitori e voglio migliorare la vita di tutti dato che è nelle mie possibilità>> Denny si alzò di scatto
    <<connor tu hai deciso di avere questa parte in questo fantastico film di fantascienza, ma noi...noi che abbiamo i poteri non possiamo scegliere, siamo destinati a qualcosa contro la nostra volontà, tu avevi una scelta...noi no>>
    <<vero! Io non ho i superpoteri e rischio più di voi...ma farei qualsiasi cosa per avere anche il potere più insignificante se mi permettesse di essere migliore di come sono ora>> Connor ferito da quelle parole si allontanò dal moro che dispiaciuto da ciò che aveva appena detto tentò di scusarsi, ma Connor era già lontano.

    Accarezzò il marmo bianco e freddo, le ginocchia nascoste dai pantaloni neri sentivano i sassolini che ricoprivano la tomba davanti lala quale si trovava Chloe che faceva passare le dita sull'incisione della lapide per poi soffermarsi con l'indice sulla foto della donna, sentì calde lacrime iniziare a scorrerle sul viso, erano passati diciotto anni dalla morte di Tess e incredibilmente le mancava moltissimo...erano state a lungo nemiche e poi quando erano riuscite a ritrovarsi dalla stessa parte del fronte di guerra erano diventate subito amiche, alleate, complici, compagne di squadra, Chloe le aveva dato fiducia, le aveva lasciato il comando alla WatchTower le aveva ceduto il posto e non se ne era mai pentita...le lacrime arrivarono alla curva del volto iniziando a disegnarle lunghe linee trasparenti sulla pelle chiara del collo...le mancava molto, e ogni giorno pensava che si erano dette pocchissimo, non sapeva neanche se Tess sapesse il bene che Chloe era riuscita a volerle, le mancava collaborare, chiamarla per preparare una missione, le mancava chiamarla per parlare di sciocchezze o di cose più importanti le mancava persino il periodo in cui si erano trovate l'una contro l'altra...le mancava terribilmente, lei le aveva detto che Oliver non l'avrebbe mai lasciata, lei l'aveva incoraggiata in quel rapporto così importante, lei le era stata vicino nelle prime settimane della gravidanza, a quel tempo non lo sapeva nessuno di Connor fin quando Clark non aveva sentito il battitto del piccolo, Chloe era riuscito a dirlo solo a Tess, doveva dirlo ad Oliver ma aveva paura che si spaventasse, doveva trovare le parole ma non voleva parlare con Lois, voleva un' opinione più oggettiva possibile e così aveva chiamato Tess, ricordare quel giorno le fece tremendamente male, lì si era sentita molto amica della donna, avevano scherzato, riso, gioito insieme e poi avevano parlato seriamente, la rossa l'aveva tranquillizzata, dicendole che Oliver poteva essere solo che felice della notizia e infatti era stato proprio così...

    <<pronto Tess?>>
    <<ciao Chloe sono io, qualcosa non va?>> aveva chiesto preoccupata la rossa
    <<nono tranquilla, avevo bisogno di parlare con qualcuno>>
    <<sono onorata di trovarmi nella lista delle persone da chiamare, quanti non ti hanno risposto prima di arrivare al mio nome?>> aveva chiesto sarcastica Tess girovagando per il suo ufficio sistemando documenti in varie cartelle
    <<veramente sei la prima che ho chiamato>>
    <<ah...>> aveva esclamato la rossa davvero sorpresa e confusa <<mi lasci un attimo spiazzata, pensavo che avessi digitato almeno un centinaio di numeri prima di giungere al mio...certo a meno che non si tratta di lavoro perchè allora...>> Chloe non la fece finire
    <<no, è una cosa personale...hai un attimo?>>
    <<..Certo Chloe mi metto comoda>> disse Tess sempre più colpita
    <<si tratta di Oliver e me...>>
    Tess portò gli occhi al cielo sorridendo sconsolata
    <<chloe ti ho già detto di stare tranquilla, ora che siete sposati poi... non credo ci sia pericolo che possa distruggere quello che avete creato...>>
    <<sisi questo...questo lo spero...ma... devo dirgli una cosa e non so come possa reagire...>>
    <<chloe non stai bene? Sicura che sia tutto ok?>> Chloe la stava facendo preoccupare
    <<si Tess...è che devo dire ad Oliver...che...che presto diventerà padre>> Tess sentì il cuore riempirsi di gioia e gli occhi colmi di lacrime brillarono, sorrise felice e sentì una stretta calorosa al petto
    <<o Chloe...Congratulazioni...sono felicissima per voi, sono...sono senza parole...>> Chloe era stata contenta di quelle parole, dal tono della voce della donna aveva capito lo stato d'animo di Tess
    Si erano lasciate dopo aver parlato per un'ora e Chloe prima di terminare la telefonata aveva deciso che sarebbe stato meglio informare la donna
    <<tess...preferirei che non lo dicessi a nessuno...solo tu ne sei a conoscienza...nessun'altro neanche Lois o Clark... per favore>>
    Tess si era sentita così bene, Chloe aveva detto questo piccolo grande segreto a lei per prima, sentì le gambe tremarle e la stretta al petto più piacevole e accogliente
    <<chloe tranquilla, non lo dirò a nessuno...>>
    <<grazie Tess...>>
    La rossa prima che Chloe riattaccasse la fermò
    <<chloe...sono felice che tu mi abbia chiamato...come amica intendo...come amica prima che come collega...>> Chloe aveva sentito gli occhi farsi lucidi e avrebbe giurato che anche gli occhi della sua compagna erano colmi di lacrime anche non vedendola
    <<anche io Tess...anche io...>>

    Strinse il marmo bianco di fronte a lei
    <<mi manchi Tess>> accarezzò ancora la pietra bianca per trovare un contatto con la donna che però non poteva più avere, si morse le labbra e fece per alzarsi quando sentì qualcuno dietro di lei, si voltò e lo vide...
    <<oliver>> l'uomo la guardò attraverso gli occhiali scuri, era serio e triste, era venuto anche lui a trovare Tess
    <<non pensavo di trovarti qui>> esclamò Chloe
    Oliver scosse la testa
    <<non sapevo che sarei venuto qui fino a mezz'ora fa quando ho sentito il bisogno di parlare con una vecchia amica>>
    Chloe annuì distogliendo lo sguardo dalla figura dell'uomo
    <<bè credo che sarà felice di vederti, vi lascio soli>> gli sorrise a labbra strette e lo superò a testa bassa, prima che si allontanasse troppo sentì Oliver chiamarla
    <<chloe...buon compleanno>> la donna sorrise e si voltò verso l'uomo con lo sguardo commosso, annuì lentamente con la testa in segno di ringraziamento e trattenne le lacrime per poi andarsene e tornare a casa.

    __________________________________________

    Insomma vi è piaciuto? So che era triste e so che Tess così fa veramente piangere :iopiango: ma a me non va giù che l'abbiano fatta morire...perciò pur rimanendo attinente al finale volevo che anche lei avesse un ruolo in questa ff almeno nei ricordi dei protagonisti...
    I nuovi eroi si stanno delineando ognuno con un proprio carattere, sogni, desideri, paure, frustazioni ecc... so che Lindsay non ha avuto molto spazio ma presto mi concentrerò anche su di lei...i Clois sono assenti in questa puntata come avete notato anche se importanti sono più secondari rispetto agli altri personaggi...bè spero vi si piaciuto un bacione care :inlove:

    Edited by Lunafans - 31/7/2011, 12:29
     
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  9. ezia91
     
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    Luna è fantastica la piega che la storia sta prendendo...ma otto anniiiiiiiii??? davvero sono 8 anni che questi due sono seprati ???non ci posso pensare che angoscia :cry: :cry: per non parlare del modo con cui si sono lasciati è così straziante...sono distrutta...!!!i nostri chlollie...questo Scott non lo posso proprio digerire <_< ...
    comunque a parte questo grazie per la tua nuova Ff so già che non ci deluderai e andrà tutto per il meglio per i nostri chlolllie!!!almeno spero :) un bacione :inlove:
     
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  10. star11
     
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    Luna è stupenda, mi piace tantissimo qst storia.
    Il loro incontro finale mi ha lasciato senza parole, xò è stato troppo crto, speravo Ollie la bloccasse e parlassero o ;) :wub: di più.

    Mi piace tantissimo ti prego continuala presto Luna, xkè mi hai lasciato sulle spine TROPPOOOOOOOO

    Kisssssssssssssss
     
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  11. francy_77
     
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    :cry: :cry: :cry:
    mi piacerebbe leggere direttamente la fine... non ce la faccio!!
    Mi piace l'idea di dare a Tess un epilogo un pò più da amica, lo meritava. Brava Luna.
     
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  12. stefychlollie
     
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    Luna molto bella davvero! la parte che riguarda Tess mi è piaciuta troppo... in questa stagione poi io lo amata!! ed era giusto darle un finale come si deve!spero che la rivedremo in altri flashback... ora passiamo ai Chlollie... straziante il modo in cui si sono lasciati..Ollie ma che cacchio combini???lei non avrebbe mai rinunciato tanto facilmente..quindi deve essere stato qualcosa di pesante! :( l'ultima scena molto dolce..come tutte quelle che scrivi... cmq so' che ami l'angst tanto quanto me.. forse anche di piu'... quindi..sono sicura che tutto andra' per il meglio..anche se non subito...:ok: baciii
     
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  13. anyluc
     
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    Oh mamma io proprio non riesco a digerire che si siano lasciati , e che siano passati già otto anni !!!1 :iopiango: :iopiango: tu mi farai morire con questa ff ...e poi Scott ?!?!? ma una bomba sotto la sua macchina ?
     
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  14. marjana
     
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    Luna è bellissimo ma è cos' triste.... image Otto anni lontani.. nuooooo
    Mi è piaciuta molto la storia di Tess, nel telefilm meritava un finale migliore o almeno essere ricordata.
    Tesoro ma perchè proprio Lindsay...non vuoi cambiare nome??? eheheheh image

    CITAZIONE
    e poi Scott ?!?!? ma una bomba sotto la sua macchina ?

    Grande any!!! image
     
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  15. Lunafans
     
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    Ragazze dato che ci ho messo di più per aggiornare, mi sono sforzata a farlo più lungo possibile per rimediare...spero vi piaccia :inlove: grazie per ocntinuare sempre a sotenermi un bacione :wub:


    The New Generation: Heroes

    (4) Challenge, Fear, Fight, Malice



    Lora entrò in casa avvisando la madre del suo arrivo, Chloe la raggiunse in cucina dove la ragazza stava prendendo del succo di frutta dal frigo
    <<lora, ricordati che Sabato avremo il primo pattugliamento coordinato, giovani e adulti>> Lora la guardò contrariata
    <<mamma non si può spostare? Quella sera c'è un concerto e...>> Chloe parve stupita
    <<lo' non possiamo cambiare un pattugliamento per un concerto>>
    <<dato che non è urgente si potrebbe anche fare>>
    <<ma ti ascolti quando parli? Spero di no...perchè stai mettendo prima della salvezza di alcune persone il tuo interesse personale>>
    <<bè scusa se non sono ancora pronta a sacrificare la mia vita per gli altri, ho solo diciasette anni e speravo avessi capito>>
    <<ti sbagli di grosso cara! Non posso capire questa tua infantilità, hai un dono straordinario che dovresti essere felice di condividere con il mondo>>
    Lora portò gli occhi che erano diventati lucidi al soffitto
    <<questo gran dono! Si, forse la costrizione del mio destino lo dovrei chiamare dono invece che maledizione, io non l'ho mai voluto questo potere e mai lo accetterò...mamma fattene una ragione e lasciami vivere la mia vita come megglio credo!!>> Lora scappò in camera sua con le lacrime che le rigavano il volto mentre Chloe appoggiata all'isola della cucina tentava di calmarsi.

    Connor camminava spedito sulla strada per tornare a casa, mentre il vento gli scompigliava i capelli ripensava alle parole di Denny e a quanto gli avevano fatto male..era vero lui non aveva poteri, però se li avesse avuti non avrebbe sprecato tempo e li avrebbe usati per fare il meglio...lui fin da piccolo non aveva mai avuto dubbi, sapeva che i suoi genitori avevano grandi piani per lui, da subito aveva appreso le arti marziali per poi sperimentare sempre nuove tecniche, era diventato ben presto un temibile avversario, aveva approfondito il sapere sulla tecnologia guidato dalla madre e dal padre oltre all'arte del combattimento aveva appreso l'arte del tiro con l'arco, ma Connor adorava un' altra arma: il coltello laser inventato dalle industrie Queen; al compimento dei suoi cinque anni lo zio Clark gli aveva regalato un coltellino svizzero e da allora lo aveva imparato ad usare, aveva appreso come ferire e non uccidere, ad essere rapido nei colpi e nei lanci, poi era entrato in contatto con la tecnologia laser e da lì non si era più separato dalla sua lama rossa, accarezzò il fianco al quale era assicurata la sua arma, si fermò e sospirò...in combattimento erano solo lui e la sua arma...non aveva super poteri sui quali fare affidamento...non poteva comprendere quello che passeva per la mente di sua sorella e del suo migliore amico...ma di certo...loro anche non potevano comprendere lui...
    Calciò con il destro un sassolino che si era messo sul suo cammino che andò a colpire il piede di una ragazza ferma a pochi passi da lui intenta ad osservare una vetrina, alzò lo sguardo per chiedere scusa quando si accorse che la ragazza non lo aveva degnato neanche di uno sguardo e aveva continuato a scrutare il vetro trasparente, gli sembrò di conoscerla e si avvicinò: era Lindsay, ma di spalle e con il cappuccio tirato fino davanti gli occhi non l'aveva riconosciuta... le poggiò una mano sulla spalla chiamandola, quando si sentì afferrare e fu troppo lento a reagire ritrovandosi sdraiato sulla schiena sul marciapiede, Lindasy lo guardava dispiaciuta e sconvolta mentre si toglieva le cuffiette dalle orecchie e si inginocchiava
    <<connor scusa! Ma sei impazzito?>> Connor si massaggiò la testa e si alzò sistemandosi i vestiti
    <<ma sei impazzita tu? Lindsay non puoi aggredire chiunque ti passa accanto>> la ragazza lo fulminò con lo sguardò
    <<potevi essere benissimo un maniaco>> Connor alzò un sopracciglio e scosse la testa
    <<comunque ti ho messo al tappetto, dovresti allenarti di più Queen!>> Connor la guardò con aria di sfida
    <<mi hai preso alla sprovvista! Posso dimostrarti quando vuoi di cosa sono capace!>> Lindasy incrociò le braccia e lo guardò divertita
    <<non resisteresti un secondo contro di me anche senza usare la mia velocità>> Connor la guardò alzando il mento
    <<facciamo stasera in palestra al quartier generale>> Lindasy sembrava interessata
    <<una sfida?>> Connor annuì con le labbra increspate in un sorriso, la ragazza si alzò sulle punte e superò il giovane lanciandogli un colpo alla spalla
    <<alle sei sul tappetone blu! Non tardare>> Connor si girò per salutarla, ma la ragazza aveva approfittatto della strada deserta per sparire con la sua super velocità.

    Denny stava ascoltando la musica in camera sua quando Lois entrò e salutò il figlio
    <<ehi! Come mai qui? Lora?>> Denny scosse la tesa continuando a guardare un punto fisso davanti a lui
    <<aveva bisogno di stare da sola>> Lois annuì poggiando il cesto dei panni sporchi e sedendosi sul letto del figlio
    <<lora non sta attraversando un periodo facile, vero?>> Denny piegò la testa da un lato e sospirò, questo periodo difficile durava da troppo tempo, non si ricordava più i momenti belli trascarsi insieme, alcune volte si domandava si li avessero mai avuti
    <<lo stress l'ha cambiata tanto, e deve ancora riuscire ad accettare i suoi poteri...>> Lois rimase in silenzio aspettando che il figlio continuasse <<mamma...come ha fatto papà? Come è riuscito ad accettare il suo ruolo? Come ha fatto a non soccombere sotto i suoi oneri?>> Lois fissò il soffito e sospirò <<amore, non posso risponderti a tutto perchè ad alcune domande l'unico ad avere le risposte è tuo padre, però posso dirti che anche per lui non è stato facile, nella sua adolescenza ha avuto molta paura di questi poteri e ha provato più volte a scegliere tra le sue due vite, quella da uomo e quella da supereroe, alla fine ha capito che era impossibile scinderle, ma...ci ha messo tanto...e quando l'ha finalmente capito ha anche compreso cosa volesse dire avere quei poteri...era si un ruolo carico di oneri ma...era altrettanto pieno di onori, felicità e coraggio...l'accettò consapevolmente e quando lo fece imparò anche a volare...>> continuava a guardare il soffitto stellato, sentendo le lacrime scenderle sulle guancie <<tuo padre ha avuto molto bisogno dei suoi amici e di me e della donna che amava prima di me per diventare quello che è ora...Non sottovalutare mai i rapporti con le altre persone perchè quelli più importanti ti aiutano a migliorare e a crescere, senza di loro svilupperesti neanche la metà di quello che invece insieme si può ottenere...>> Denny la guardava negli occhi, poche volte aveva visto la madre commossa e ogni volta pensava a quanto fosse bella e forte quella donna che aspettava la fine di ogni giorno con la paura di non rivedere l'uomo che amava...e pensò che anche la donna che sarebbe stata con lui avrebbe dovuto patire lo stesso destino.
    Lois capì che quel discorso e quelle lacrime avevano turbato in parte il figlio <<denny, ricordati che alla fine tuo padre capì che l'amore non era un ostacolo alla sua missione e che poteva solo aiutarlo...e ogni giorno anche se temo per lui non vorrei vivere in altro modo...quando l'ho sposato ho accettato tutto...sapevo cosa mi attendeva ed ero fiera di lui e non avrei mai accettato che lui si tirasse indietro per me...chiunque ti starà vicino nella tua vita lo capirà se ti amerà veramente e se sarà Lora, potrà capirti meglio di chiunque altro>> Denny sentì un nodo alla gola pensando alla ragazza bionda, distolse lo sguardo dalla madre e chiuse gli occhi, Lois sorrise teneramente si asciugò le ultime lacrime scappate al suo controllo e afferrati i vestiti uscì dalla camera chiudendo la porta.

    Lora stava disegnando sdraiata sul pavimento della sua camera, era un paesaggio di montagna, il sole che si infrangeva sui numerosi fiori creando sfumature tutt'intorno, Lora faceva sempre così: disegnava quando era nervosa, triste, fin da piccola aveva coltivato quell'arte dalla quale poi non era più riuscita a separarsi...l'aveva aiutata molto quando il padre aveva iniziato a comportarsi male e alla separazione dei suoi, era stata quasi sollevata, non sentirli più litigare, non vedere più il padre ubriaco, sentì gli occhi farsi lucidi al ricordo...aveva sette anni quando il padre aveva iniziato a comportarsi in maniera strana e da allora la cosa era solo peggiorata...strinse le labbra...dopo che il padre se ne era andato due anni dopo dal primo litigio pesante con Chloe, lei aveva avuto pochissimi rapporti con lui, non perchè la madre glielo impedisse, ma perchè lei aveva visto la sofferenza di Chloe e del fratello e il suo stesso dolore, e da quel momento aveva tentato di vedere il padre meno possibile...non riusciva a guardarlo negli occhi senza provare odio e rancore, Connor aveva mantenuto un buon rapporto con Oliver mentre lei aveva ridotto al minimo i loro incontri che si limitavano alle riunioni della squadra e ai ritrovi esterni come Natale e il Giorno del Ringraziamento, ma anche in quelle occasioni si teneva a distanza da Oliver Queen, dal quale aveva ereditato il cognome, i capelli biondi e gli occhi scuri, il suo aspetto non voleva modificarlo ma faceva di tutto pur di non far sapere il suo cognome...una volta da piccola aveva provato a registrarsi ad un corso di danza con il cognome della madre, poco dopo la madre si era vista costretta a correggere l'iscrizione.

    Connor stava riscaldando i muscoli della spalle quando Lindasy lo raggiunse, iniziando a saltellare sul posto per sciogliere le gambe <<sei venuto!>> Connor lo guardò con aria di sfida <<non mi tiro mai indietro>> la ragazza alzò il mento lanciandogli uno sguardo forte e deciso <<non pensavo fossi così pronto a fare una figurccia>> Connor aveva iniziato a slanciare le braccia avanti e indietro <<bè potrei dire la stessa cosa di te>> sentì la ragazza ridere e la vide prepararsi sul tappeto blu <<che fai non ti riscaldi?>> la incalzò Connor ricevendo uno sguardo malizioso dalla ragazza <<l'ho già fatto a casa, ma dubito che mi occorrerà>> Connor schioccò la lingua e raggiunse Lindasy sul tappetone.
    La ragazza castana si avventò subito su di lui che riuscì a schivarla all'ultimo <<sei lento>> lo prese in giro Lindsay, il biondo la guardò negli occhi <<ricordati che non vale la supervelocità>> Lindsay gli strizzò l'occhio <<non mi servirà neanche quella>> Connor inclinò il collo e si precipitò su di lei che si lanciò di lato piroettando in aria e ricadendo in piedi, Connor inziò a sciogliere i muscoli dei polpacci iniziando a sentire l'interesse per la sfida, la ragazza si avvicinò a lui facendo sfoggio di numerose acrobazie che avrebbero fatto rabbirvidire anche la più eccellenta ginnasta, stava per colpire Connor con un pugno quando il ragazzo contrattaccò afferrandole il polso e sferrando un calcio che avrebbe colpito lo stinco della ragazza se questa non avesse saltato e girato il braccio per liberarsi dalla presa di Connor.
    Combattevano da circa venti minuti senza che l'uno riuscisse a prevalere sull'altra, quando Lindsay colpì la guancia del ragazzo facendolo cadere, per poi lanciarsi sopra al biondo e bloccarlo con le gambe, Connor sorrise e grazie a ciò ch gli aveva insegnato il padre riuscì a divincolarsi e a controbattere iniziando così a rotolarsi con la ragazza sul tappeto blu, stanchi, raggiunti i trenta minuti di combattimento, Lindsay perse la concentrazione e si ritrovò bloccata a terra dalla mole non indifferente dell'avversario, che la teneva bloccati i polsi vicino alla testa, la ragazza sorrise <<ok forse non sei così debole>> Connor increspò le labbra in un sorrisino malizioso <<sono felice che te ne sia accorta>> Lindsay notò lo sguardo del ragazzo fisso sulle sue labbre, si sentiva a disagio ma anche incredibilmente in sintonia con lui, non aveva mai provato nulla del genere.
    Connor si ritrovò a fissare le labbra carnose della ragazza desiderando improvvisamente di baciarla...la sua mente tentava di farlo raggionare ricordandogli che lei era Lindsay la ragazza con la quale era cresciuto, e con la quale aveva combattuto fianco a fianco fin da piccolissimi...però in quel momento non riusciva a vederla in un altro modo se non come una ragazza bellissima e fortissima, piena di orgoglio e coraggio e che sapeva anche essere dolce...quasi senza il controllo del suo corpo si ritrovò ad avvicinarsi al volto della ragazza cercando le sue labbra.
    Lindsay sentì il fiato del ragazzo farsi sempre più vicino. Entrambi si scostarono quando la porta della palestra si aprì.

    <<flash! Muoviti mi serve copertura>> un lampo di luce rossa si avvicino all'arciere smeraldo <<eccomi capo!>> Oliver annuì e impugnata la sua balestra si lanciò all'interno del magazzino abbandonato, iniziando ad avanzare lentamente, utilizzò i suoi occhiali sofisticati per riuscire a vedere anche al buio, e come aveva già potuto scorgere alla luce del giorno l'ambiente era completamente vuoto, l'unica eccezione erano tre casse, che avrebbero potuto contenere un uomo in piedi, sul fondo della stanza, fece un segnale a Bart che si avvicinò a lui alzando meglio la sua pistola per essere pronto a difendersi nell'eventualità di un attacco; Oliver controllò che non ci fossero sistemi di allarme e si avvicinò agli scatoloni. Iniziò a tastare le enormi scatole davanti a lui, forzandole ai lati per aprirle, facendo uso di una freccia riuscì ad aprirne una...ma era vuota...ripercorse lo stesso procedimento anche per la seconda cassa che come la prima si rivelò vuota, quando si accinse ad aprire l'ultima diede prima un colpetto sulla cassa e il suono che produsse confermo ad Oliver che questa a differenza delle altre due sembrava contenere qualcosa.
    L'arciere iniziò ad armeggiare con la scatola e pian piano che tentava di aprirla si domandava cosa diamine poteva essere custodito lì dentro, assestò un colpo deciso al bordo della scatola che finalmentè sembrò cedere, utilizzò nuovamente la sua freccia come piede di porco e una volte che un pannello della cassa cascò Oliver non ebbe neanche un secondo per realizzare cosa stava avvenendo, un gas verde gli investì il volto, sentì gli occhi lacrimare e trattenne il respiro...stava per perdere i sensi quando si sentì afferrare e trascinare lontano dall'edificio.
    Bart lo guardava chino su di lui con un'espressione preoccupata <<capo come ti senti?>> Oliver scosse la testa e strizzò gli occhi, faceva fatica a respirare e la gola gli sembrava appena uscita da una fornace, tentò di parlare ma non riusciva ad emettere suoni, l'aria che doveva utilizzare per parlare percorreva la trachea trafiggendola come mille pugnali, sentì la testa pesante e non riuscì a rimanere sveglio cadendo nel vuoto.
    Bart lo afferrò e lo portò urgentemente dal dottor Emil, cosa diavolo conteneva quel gas.

    <<emil>> Connor entrò nell'infermeria del Quartier Generale molto allarmato, lo avevano appena avvisato dell'incidente che aveva coinvolto il padre e sentiva il cuore che pulsava il sangue ad una velocità impressionante; il dottore gli afferrò le spalle e lo guardò neglio occhi <<connor ascoltami...tuo padre è stabile ma le sue condizioni non sono eccellenti, non possiamo intervenire finchè non sapremo di che natura sia il gas che ha inalato, abbiamo già mandato Dinah e Mia sul posto per prelevarne un campione, non serve altra agitazione inutile possiamo solo aspettare...>> abbassò il volume della voce e con tono accorato <<vai da tua sorella, mi sembra piuttosto sconvolta>> il ragazzo annuì e si avvicinò alla ragazza che seduta su una sedia fissava il vuoto davanti a lei, la circondò con un braccio e la portò a sè, Lora non mostrò alcun sentimento e si lasciò andare tra le braccia del fratello.
    Connor fu chiamato dalla madre che entrò preoccupata nell'infermeria, la donna cercò con lo sguardòl Emil che si rivolse a lei spiegando le stesse cose che aveva detto anche al figlio, Chloe ringraziò il dottore e annuì andando dai suoi figli, diede un bacio sulla fronte di Connor e accarezzò i capelli di Lora <<andrà tutto bene>> li rassicurò Chloe abbracciandoli, ma quella frase l'aveva detta più per lei che per loro.

    Presto l'infermeria si riempì di tutti i membri della squadra, Lois e Clark si erano precipitati insieme a Denny non appena erano stati avvisati, AC era arrivato poco dopo di loro e presto l'aveva raggiunti anche Lindsay che aveva dovuto svolgere il compito di messaggera portando alla madre e a Dinah le indicazioni per procedere.
    Denny si era avvicinato a Lora che lo aveva guardato negli occhi per poi far scorrere qualche lacrima sulle guancie rosee, Denny gliele asciugò premurosamente e la strinse a se baciandole più volte i capelli, Chloe era stata aggredita da un abbraccio di Lois seguita da Clark che aveva stretto entrambe, Connor che si trovava in disparte in un angolo fu notato da Lindasy che gli si avvicinò, gli accarezzò prima un braccio cercando gli occhi del biondo che quando trovò si rivelarono velati di lacrime, Connor la tirò a sè e la strinse poggiando nascondendo il volto sulla spalla della ragazza che presa alla sprovvista rimase rigida per i primi secondi, per poi stringere a sua volta il ragazzo.

    Chloe si scostò dalla cugina andando da Bart che fissava il corpo di Oliver attraverso un vetro, Chloe poggiò il volto sulla spalla dell'uomo che la circondò conun braccio <<grazie Bart per averlo salvato>> Bart scosse la testa <<ho fatto solo il mio dovere>> abbracciò poi Chloe che stava tentando di trattenere le lacrime.


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    Ho tentato di analizzare più personaggi possibili, poco Chlollie...ma vi aveva avvertite non sarebbe stato facile per loro ;)
    Spero come semrpe di non avervi deluso...alla prossima puntata...vedrò di darvi una piccola anticipazione nei prossimi giorni...un bacione ^_^

    Edited by Lunafans - 31/7/2011, 12:29
     
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